Prendetevi tutto il tempo occorrente per poter fare i tracciati con precisione; verificate, tutte le volte che è necessario, di non aver commesso errori: la tracciatura è la preparazione del taglio del legno, ma allo stesso tempo è il momento determinante per la buona riuscita del lavoro che avete cominciato.
Il progetto
Prima di cominciare a costruire un mobile o un qualsiasi oggetto di legno, fate un progetto. Disegnate più precisamente che potete tutti i componenti (secondo le differenti viste, in alzata, in prospettiva). Fate figurare le coste, la posizione delle viti o dei vari accessori d’assemblaggio. Per facilitarvi il compito usate la carta millimetrata e appendete il progetto sopra il banco per averlo sempre sotto agli occhi. Spesso è proprio mentre state facendo il progetto che vi accorgete dei problemi che potrebbero sorgere e che riuscite a trovare delle soluzioni.
Tracciatura e disposizione
Così si definisce il tracciato prima del taglio e la marcatura dei vari pezzi. La tracciatura consiste nel riportare le diverse parti del mobile da costruire sulle assi (o sui pannelli, se s’impiega un legno lavorato). Quest’operazione richiede un po’ di buon senso nel disporre le parti in modo razionale e di conseguenza non sprecare materiale. I pezzi di legno più belli verranno scelti per le parti in vista del mobile (il piano se si tratta di un tavolo). In questa operazione il progetto vi aiuta moltissimo. Fate la prima tracciatura con la matita: la punta per tracciare serve ai tracciati di precisione mentre lo spessore della mina permette di tenere conto dello spessore del taglio. Si dovranno prendere, e verificare, le misure con molta cura: se vi sbaglierete, infatti, dovrete ricominciare dal taglio, o il mobile sarà sbilenco. In linea di massima, si consiglia di segnare la traccia lasciando qualche millimetro in più per evitare di ottenere dei pezzi troppo piccoli: si possono rettificare in seguito col pialletto. Ma state attenti a non esagerare, altrimenti il lavoro col pialletto risulterà troppo difficoltoso.
Disporre i pezzi significa segnarli per riconoscerli. Ci sono dei segni convenzionali ma si possono benissimo usare semplicemente dei numeri e delle frecce per indicare le direzioni (alto, basso, destra, sinistra). La marcatura si fa col gesso dalla parte della faccia. Quindi è a questo punto che dovete già saper dire quale sarà la faccia di un pezzo, e cioè il suo lato più bello.
Per evitare errori, segnate con una croce le linee di taglio (per non confonderle con i tracciati preparatori) e tratteggiate in rosso le parti da eliminare: dovete rispettare questa precauzione in modo sistematico per non togliere con un colpo di sega una parte da conservare.
1. Sistemazione dei pezzi secondo gli elementi di riferimento.
2. Segni di riferimento per il posizionamento delle traverse.
1. Segni di posizione di un montante interno.
2. Scelta della faccia a vista di un montante.
3. Segno di posizione dei montanti.
Tracciatura delle giunzioni
È una tracciatura di precisione da effettuare dopo il taglio. Si fa con la punta per tracciare (più sottile rispetto alla mina), il compasso e il truschino. Rispettate queste semplici regole:
-Effettuate sempre il tracciato su tutte e quattro le facce di un pezzo (ed eventualmente anche sul legno di testa). Per tracciare un tenone, per esempio, rappresentatelo sulle quattro facce altrimenti il taglio alla base rischia di non essere ad angolo.
-Tratteggiate in rosso le parti da tagliar via e segnate con una croce il tracciato del taglio.
-Servitevi di un pezzo per fare la traccia sull’altro, vi eviterà di sbagliare nel riporto. Per esempio, tracciate e tagliate il tenone, solo dopo effettuato il tracciato della mortasa servendovi appunto del tenone.
-Usate il truschino il più spesso possibile, è uno strumento sicuro. Fate la traccia tirandolo verso di voi. Non dimenticate, quando fate il tracciato delle mortase, che dovete basarvi sulla lar
ghezza del bedano (più o meno corrispondente a un terzo dello spessore del pezzo stesso).
-Per riportare delle misure servitevi di un compasso a due punte (vite di serraggio). Il compasso permette anche di riportare con precisione gli angoli (come d’altronde la falsa-squadra).
-Per i tracciati complessi servitevi di una sagoma. Fate il tracciato su una carta millimetrata, ritagliate e fate la traccia sul legno seguendo questa sagoma.
—I cerchi grandi si tracciano con un compasso a sbarra (lunga asta con una punta fissa e una articolata per tracciare), in mancanza di questo usate un listello di legno fissato al centro con una punta e con un’estremità forata per farvi passare la mina di una matita: si fa girare il listello e si traccia il cerchio.
1. Tracciatura su una tavola prima del taglio.
2. Riporto del tracciato.
3. Tracciatura differenziata delle parti del pezzo.
4. Tratteggio sulle parti da eliminare.
1. Tracciatura dello spessore con il truschino.
2. Uso del compasso da falegname.
3. Tracciatura con una sagoma di cartone.
4. Uso di un compasso a sbarra improvvisato