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Scolpire il legno è un’attività appassionante ed inoltre facilmente abbordabile, soprattutto perché molte essenze di legno possono essere lavorate con facilità. È sufficiente apprendere le tecniche di base e l’uso degli utensili essenziali.
Il mondo della scultura su legno è molto vario. Comprende in effetti il semplice taglio di pezzi di legno, con un coltello, la scultura a tacche per la decorazione dei mobili e dei pannelli, e la scultura a basso rilievo e a tutto tondo, tecniche, queste ultime, con cui si sono cimentati anche grandi artisti. Passeggiando in una foresta, è capitato a chiunque di raccogliere un pezzo di legno adatto per essere intagliato con un coltello in una forma più o meno suggerita dal legno stesso. Se il coltello è ben affilato, la scultura procede piuttosto velocemente, ma è necessario fare molta attenzione a non perdere il controllo della lama o a scheggiare il legno. Per realizzare sculture in legno, è in effetti sufficiente perfezionare questa elementare tecnica di intaglio. Utilizzate degli utensili da scultore, anche se è sempre possibile realizzare opere considerevoli anche con un semplice coltello. Le sgorbie, i bulini e gli scalpelli dovranno essere perfettamente affilati: è un punto fondamentale, spesso trascurato dagli hobbisti. Se gli utensili vi permetteranno di realizzare il taglio in modo corretto, il vostro lavoro sarà decisamente più facile. Dovrete scegliere le essenze di legno più adatte. Quasi tutti i tipi di legno teoricamente possono prestarsi alla scultura, ma alcuni possono essere lavorati più facilmente. È sicuramente divertente cominciare a scolpire un pezzo di legno solo con un’idea vaga del motivo che si intende realizzare. Ci si lascia guidare dall’ispirazione o dai colpi della lama che liberano le forme. Sarebbe comunque preferibile realizzare progetti preparatori della scultura prima di cominciare il lavoro, in modo da riuscire a controllare meglio i vostri movimenti e gli utensili.
Legno
Numerose essenze di legno si adattano perfettamente alla scultura, ma il taglio si rivela più o meno difficile a seconda della loro durezza e della loro struttura. Dovrete eliminare la maggior parte delle essenze resinose, tranne il pino. In effetti la presenza della resina è negativa ed impedisce qualsiasi tipo di finitura con vernici. Le essenze di legno più adatte presentano una grana fine ed omogenea.
Un’essenza eterogenea, i cui anelli di crescita sono nettamente marcati, è difficile da intagliare, poiché l’utensile avanza in modo irregolare ed imprevedibile, ed è più difficile ottenere volumi uniformi nella finitura. Sceglierete preferibilmente i pezzi con fibre parallele in cui sia possibile controllare con precisione la progressione dell’utensile. Il tiglio è senza dubbio il legno più indicato per i principianti. È un legno abbastanza tenero che garantisce una bella finitura: accetta la pittura e può essere levigato con facilità. Di colore chiaro, bianco giallognolo o bianco verde, deve essere riservato alle sculture per interni. La quercia è un legno semi duro, con grana abbastanza fine e con fibre generalmente diritte. È più difficile da lavorare rispetto al tiglio, ma assume anch’essa una bella finitura. Potrete utilizzare anche il faggio, semi duro a grana fine, che permette una scultura di precisione. Tra i legni esotici, sarà da preferire il samba, abbastanza facile da intagliare.
Maneggiare gli utensili
Quando vi accingerete ad iniziare la scultura sul pezzo di legno, dovrete avere già stabilito il senso delle fibre. Per quanto possibile, la lama deve formare un angolo acuto con il senso delle fibre (schema 1). Nel taglio “lungo il filo”, la lama taglia parallelamente al senso delle fibre: il lavoro è abbastanza facile e la finitura di buona qualità, ma si rischia di far scivolare la lama se si preme con eccessiva forza. Al contrario, nel taglio “in senso contrario al filo” (schema 2), le fibre vengono scalzate dalla lama dell’utensile. A volte si è portati a “tagliare il filo”, cioè a tenere l’utensile perpendicolare rispetto al senso delle fibre, sia su una superficie sul bordo del pezzo di legno, (taglio del legno di testa), che in mezzo al pezzo stesso, (taglio del legno di traverso). In questo caso, la finitura è piuttosto bella, se la grana è fine, ma il lavoro è pericoloso perché le fibre sono molto fragili. In una scultura a bassorilievo e nel tutto tondo, modellato su tutte le facce, si è solitamente portati a combinare i diversi tipi di taglio. Si evita però di realizzare tagli a contro filo, girando attorno al pezzo lavorato.
Come tenere la sgorbia
È possibile lavorare il tiglio senza quasi utilizzare il mazzuolo. Una mano guida il ferro mentre l’altra spinge sul manico. La mano che tiene il ferro deve appoggiarsi sulla superficie affinché il taglio sia preciso. Il taglio verticale si realizza tenendo l’utensile in posizione quasi diritta rispetto alla superficie. É necessario invece lavorare con il mazzuolo sulla quercia e comunque sul legno semi duro o duro. All’inizio del lavoro, quando si tratta di abbassare i fondi durante lo spianamento, il mazzuolo viene tenuto all’estremità del manico. Quando il taglio deve essere preciso, lo si tiene a livello della testa. L’altra mano tiene il manico della sgorbia quasi sul ferro, per guidarla meglio. Soprattutto all’inizio, non cercate di togliere pezzi troppo grossi e lavorate senza fretta.
Primi passi nella scultura
Vi eserciterete prima di tutto a maneggiare gli utensili di base: il bulino, la sgorbia e lo scalpello. Il bulino vi permetterà di realizzare tagli a V. Fate delle prove su un pezzo di legno serrato tra le ganasce di una morsa, o immobilizzato con un morsetto. Se l’utensile è ben affilato, penetrerà facilmente nel legno, togliendo un truciolo a forma di V. Stabilite il senso del filo e realizzate degli intagli in più direzioni (foto 1). Esaminate i risultati: l’intaglio deve essere regolare su tutta la lunghezza. Potrete renderlo più profondo, scavando ulteriormente con lo stesso utensile. Passate poi da un altro lato del peno di legno e realizzate degli intagli perpendicolari ai primi, in modo da disegnare una griglia quadrata (foto 2). Utilizzate l’utensile con precauzione, per non scheggiare il pezzo di legno. Intagliate seguendo il filo (taglio del legno di traverso). I tagli curvi (foto 3) sono facili da realizzare.
Spingete l’utensile con precauzione, con una mano, guidando il ferro con l’altra mano. Dovrete fare girare il manico verso sinistra o verso destra, a seconda della direzione della curva. Per riuscire, realizzate un primo intaglio con uno spessore minimo. Quando la curva è realizzata, ripassate con l’utensile per rendere il taglio più profondo. Se dovete realizzare un bassorilievo, il bulino potrebbe servire per realizzare i contorni del motivo, cioè per delimitare i contorni tramite intaglio. Si realizzano poi con la sgorbia le parti destinate a rimanere cave, partendo dal loro centro per andare verso gli intagli a V. In seguito, non vi rimarrà altro che modellare i volumi con la sgorbia, il che rappresenta la tappa più difficile. Ne riparleremo in un prossimo articolo. Con l’esperienza, riuscirete a stabilire con maggior precisione la pressione che deve essere esercitata sull’utensile, a seconda che stiate realizzando un taglio nel senso o contro il senso delle fibre. Fate una serie di esercizi realizzando il bordo di diverse figure geometriche: quadrato, triangolo, losanga, stella. Se vi sembra che l’utensile faccia fatica a procedere, non esitate ad affilarne la lama, facendola passare sulla pietra ad olio.
Attrezzatura di base dello scultore
Il materiale per l’affilatura è essenziale, poiché non è possibile incidere il legno con utensili che non taglino perfettamente. Nel corso dello stesso lavoro a volte è necessario procedere a diverse affilature successive. Le sgorbie, i bulini e gli scalpelli vengono fatti passare su una pietra per affilatura (A). Solitamente questa pietra viene inserita in una scatola di legno e lubrificata con olio o acqua. Per affilare l’interno dell’ugnatura delle sgorbie, si utilizzano pietre profilate ad arco di cerchio (C), secondo diversi raggi, ed in funzione del passo dell’utensile. Per l’interno non bisellato del bulino, potrete utilizzare delle pietre profilate a V (C). Nel caso in cui la lama sia rovinata, l’utensile deve essere fatto passare su una
mola rotante prima di procedere alla sua affilatura. Il mazzuolo (B) presenta generalmente una forma cilindrica, per non rovinare i manici. Solitamente è in legno di faggio, a volte in leghe metalliche (zama).
Utensili da taglio
Tutti gli utensili da taglio sono realizzati in acciaio al cromo e muniti di un codolo che penetra in un manico cilindrico o sfaccettato, e viene trattenuto in posizione da una ghiera. Lo scultore prima di tutto si serve della sgorbia (J, K, L), che gli permette di scavare più o meno in profondità il legno. Una sgorbia da scultore presenta una doppia bisellatura. A seconda del raggio dell’arco di cerchio, si possono distinguere le sgorbie schiacciate, semicave e cave.
Le sgorbie a gomito (D) servono per le parti concave. Il bulino (H) si contraddistingue per il suo profilo a V. Si tratta della matita vera e propria dello scultore, poiché serve a delimitare i motivi per il taglio.
Ne esiste anche una versione a gomito (E). Per preparare le parti piane e per delimitare verticalmente le parti rettilinee, ci si serve dello scalpello (F) a doppia bisellatura. L’utensile (G) è uno scalpello affilato in sbieco, che si utilizza per i tagli di precisione.