Una sega che taglia male è difficile da usare ed anche pericolosa. La sua manutenzione acquista quindi un’importanza primaria.
Il taglio con la sega gode di una cattiva reputazione: è spesso descritto come un lavoro difficile e faticoso per i muscoli. Tuttavia, in genere, sono solo le cattive condizioni degli utensili la causa di questa avversione. Infatti, gli hobbisti sono restii ad affilare le loro seghe, perché sembra loro che si tratti di qualcosa di complicato e anche di un po’ misterioso (a differenza dell’affilatura degli utensili taglienti, facile da eseguire con la mola o la pietra). In realtà, si tratta di un lavoro abbastanza semplice se si dispone degli utensili necessari, del resto limitati ad una pinza per stradare e ad una lima triangolare. Tuttavia, non bisogna perdere di vista alcune seghe che non si affilano, perché la loro dentatura è temprata: sono le seghe per pannelli, studiate per il taglio dei derivati del legno (che contengono
delle colle e delle resine). Sono inoltre vendute con la dicitura sega inaffilabile e presentano una dentatura bluastra. Questi utensili resistono all’usura, ma quando le lame sono danneggiate bisogna gettarle.
Esame
Una lama di sega presenta dei denti che possono essere di varie forme, a seconda della destinazione dell’utensile. Sono in acciaio semiduro e quindi piuttosto resistenti all’usura.
Per facilitare lo scorrimento della sega
sono più o meno piegati rispetto ai p. no della lama, alternativamente a sinistra e a destra (allicciatura), formando ciò che viene chiamata la strada. Per una data sega, questa strada non deve oltrepassare una volta e mezza lo spessore della lama. Ogni venticinque denti circa, uno è senza strada, e consente di mantenere il piano della sega.
Manutenzione regolare
Una sega deve essere utilizzata solo per il tipo di lavoro per il quale è stata studiata. Se vi servite di una sega di precisione per tenoni per tagliare del truciolato, si smusserà rapidamente. Allo stesso modo, non usate seghe da falegname per tagliare legno verde (le seghe per ceppi e le seghe da giardino sono fatte apposta per questa operazione). Non utilizzate neanche una sega per tagli longitudinali per tagliare sezioni di pezzi. Notate che certi legni duri sono particolarmente disaffilanti per le seghe (pero, robinia, faggio). Lavorando, non forzate mai, perché è sempre possibile trovare un chiodo accecato nel legno. Può capitare che la lama di una sega a dorso sia leggermente deformata: in tal caso, potete rettificarla mettendola su una superficie di legno duro e colpendola nei due sensi con un martello (foto a lato).
Una sega deve essere riposta in modo che la dentatura non poggi sul ripiano: meglio ancora sarebbe appenderla. Si trovano delle fodere speciali per seghe che conservano lama e dentatura, ma potrete anche realizzare voi stessi una protezione con dei listelli. Per proteggere il metallo dalla ruggine, è meglio non oliare le lame: sfregate l’acciaio con della paraffina, che faciliterà inoltre lo scorrimento sul legno. Se notate dei punti di ruggine sulla lama della sega, intervenite: la ruggine impedisce alla lama di scivolare. Sfregate con della tela smeriglio o della lana di acciaio fino a che la lama non sia lucida.
Per serrare le lame di una sega
Per spianare, stradare o affilare una lama, è indispensabile tenerla su tutta la sua lunghezza. Per questo, utilizzate questa specie di morsa in legno, con una grande distanza tra le ganasce, che non rischia di rovinare le lame delle seghe. È realizzata in compensato e si fissa sul banco da lavoro o si pone tra le ganasce della morsa da banco.