L’impiallacciatura è una tecnica molto antica, ma oggi abbastanza semplice da realizzare. Si trovano dei fogli perfettamente preparati, a volte anche preincollati.
Spesso si pensa che un legno massello sia più bello di un’impiallacciatura. È vero che questa tecnica di copertura a volte serve per nascondere dei piani poco decorativi, tuttavia occorre considerare che le essenze più belle, che sono naturalmente le più costose, a volte sono difficilissime da lavorare sotto forma di pezzi massicci; si piegano, anche se sono essiccate bene, si svirgolano, si imbarcano o si fessurano. Inoltre, a volte presentano una resistenza meccanica molto ridotta che non consente di realizzare dei mobili solidi. Ecco perché, sin dai tempi più antichi, gli ebanisti hanno fatto ricorso all’impiallacciatura, prima per le essenze indigene, poi per i legni esotici che arrivavano in Europa in quantità limitata. Questa è la ragione per la quale nel 1700 numerosi mobili impiallacciati decoravano i palazzi più prestigiosi.
Le impiallacciature sono applicate su dei pannelli di legno massello o di derivati del legno e consentono di realizzare dei mobili molto decorativi. Le tecniche di tranciatura dei legni per impiallacciatura consentono di realizzare dei motivi giocando sulla venatura del materiale. Si possono ottenere per esempio degli effetti di simmetria, accostando dei fogli consecutivi.
Fogli di impiallacciatura
Gli spessori de fogli di impiallacciatura variano secondo le tecniche di preparazione e, soprattutto, secondo le essenze. Le impiallacciature segate hanno uno spessore da 1,5 a 6 mm: in genere è di 3 mm. Le impiallacciature moderne sono più fini e gli spessori più diffusi vanno da 0,8 o 1 mm, anche se si trovano dei fogli da 0,3 mm fino a 9 mm (i più spessi).
I metodi di taglio dei fogli più diffusi sono la sfogliatura, la tranciatura a piatto e la tranciatura a semi cerchio.
Per sfogliare un tronco, lo si monta su una macchina che assomiglia ad un tornio; la lama è disposta parallelamente all’asse del tronco, il che consente di ottenere fogli di impiallacciatura in continuo. Lo spessore è regolato dallo spostamento della lama. Questo metodo è poco costoso, ma le impiallacciature ottenute non risultano molto decorative. Sono destinate soprattutto al compensato normale.
Nella tranciatura a piatto, la lama è perpendicolare all’asse del tronco e agli strati di accrescimento; si ottengono delle impiallacciature decorative di buona qualità.
Nella tranciatura a semicerchio, la lama è sempre perpendicolare agli strati di accrescimento del materiale, ma il taglio si esegue secondo un arco di cerchio il cui centro può variare. Si ottengono in tal modo dei disegni interessanti che consentono di realizzare dei motivi diversi al momento dell’incollatura dei piallacci. I fogli di impiallacciatura sono impilati a mano a mano che si tagliano; la faccia opposta a quella a vista di una lastra è in teoria identica alla faccia a vista di quella che segue nella pila. È quindi sufficiente metterle una di fianco all’altra, girando la prima, per ottenere un effetto di simmetria. Acquisterete in una sola volta tutti i fogli che vi servono per un mobile, perché in seguito non ritroverete mai esattamente le stesse sfumature.
Supporto
L’impiallacciatura risulterà decorativa solo se il supporto sarà preparato a regola d’arte, soprattutto quando si tratta di fogli poco spessi che lasciano trasparire tutte le imperfezioni. Le tavole di legno massello devono essere perfettamente levigate e piallate; fate attenzione a non smussare i bordi. Dovrete completare con una levigatura accurata, seguita da una buona spolveratura.
Oggi si impiallacciano soprattutto derivati del legno, in particolare il compensato e il truciolato. In entrambi i casi, dovrete eseguire una levigatura approfondita, perché questi pannelli presentano sempre delle lievi irregolarità quando escono dalla fabbrica. Lavorate a mano (nel senso delle fibre) o tramite una levigatrice orbitale.
Che legno?
Tutte le essenze di legno che possono essere incollate possono anche essere impiallacciate, tranne quindi i legni resinosi, nodosi e con fibre irregolari. Se si tratta di un’essenza molto assorbente, si applicherà prima uno strato di colla per riempire i pori; questo metodo è adatto anche per le piccole irregolarità, quali fessure molto fini.
Al contrario, eliminerete i pezzi di legno con nodi non aderenti e con fessure profonde, che non possono essere chiuse con lo stucco, in quanto questo prodotto produce delle irregolarità in superficie quando il materiale lavora. Per la stessa ragione, eviterete di ricoprire degli assemblaggi (estremità di tenoni a vista, code a vista).
Taglio
La lastra si taglia tramite un cutter robusto, che deve tagliare perfettamente per fare in modo che il bordo sia ben netto.
Per ottenere dei buoni risultati, il foglio deve essere piatto, cosa che non sempre avviene al momento dell’acquisto. Per spianarlo, inumidite leggermente i due lati del foglio con un panno; posate uno spessore di carta su ogni lato e mettetelo tra due tavole, serrandolo tra morsetti per una notte intera. Utilizzate subito la lastra, perché potrebbe deformarsi di nuovo.
Per il taglio, aiutatevi con una riga metallica, che vi servirà anche per prendere le misure. Iniziate eseguendo un tracciato preciso e centrando il pezzo da tagliare, affinché la lunghezza sia nel senso delle fibre.
Incollatura
Utilizzate una colla per legno acetovinilica. Le colle a contatto consentono di ottenere un’ottima aderenza, ma la messa in posizione risulta difficile. Si possono anche utilizzare delle colle a caldo tradizionali che forniscono dei buoni risultati. Applicate la colla in uno strato sottile, tramite un pennello. Posate il foglio di impiallacciatura prendendo delle precauzioni, perché è fragile. Con la colla per legno normale è possibile rettificare la posizione.
Quale faccia a vista?
In teoria, bisogna impiallacciare i pannelli sulle due facce a vista, perché la colla, essiccando, crea una tensione sulla superficie del materiale che può provocare delle deformazioni. Tuttavia, è possibile impiallacciare un legno massello su un solo lato.
Bordi
I bordi dei pannelli di derivati del legno. come quelli di legno massello, devono essere nascosti. In genere, si ricoprono con la stessa impiallacciatura usata per le facce a vista (le strisce per bordi termoincollanti sono piuttosto destinate ai normali lavori di falegnameria). Tuttavia, si tratta di un’operazione piuttosto difficile, perché la colla aderisce male su parti strette. L’aderenza è particolarmente difficoltosa sui bordi di truciolato e sulle estremità di legno massello. Si aggira la difficoltà impiallacciando dei profili per bordi. Potrete cercare di trovare dei listelli della stessa essenza dell’impiallacciatura, il che vi eviterà di dover impiallacciare e vi consentirà anche di modanarli.
Potrete applicare i profili prima o dopo l’impiallacciatura (schema sotto). Nel primo caso, i profili saranno dissimulati, ma l’impiallacciatura presenterà un punto debole (se il legno lavora, una deformazione dell’impiallacciatura può ripercuotersi sul perimetro). Nel secondo caso, il profilo rimarrà a vista.
Il profilo dovrà sporgere da 1 a 1,5 mm rispetto alla superficie da impiallacciare. Occorrerà quindi piallarlo per livellarlo con l’impiallacciatura. Questi profili possono essere fissati tramite spine o, meglio, previa doppia scanalatura, tramite una linguetta riportata.
Serraggio
Una volta posizionato il piallaccio, dovrete incollarlo utilizzando un rullino in gomma. Lavorate dal centro verso i bordi, per eliminare le bolle d’aria. Si può incollare anche a mano, pressando con molta forza. Se la colla fuoriesce dai bordi, dovrete asciugarla immediatamente con un panno umido. Evitate di mettere la colla a contatto con il piallaccio, perché le macchie si tolgono a fatica. Ripetete quindi l’impiallacciatura sulla faccia opposta del pezzo. Per serrare il tutto, dovrete utilizzare due pannelli piani di truciolato o compensato. Mettete prima uno strato di carta di giornale su uno dei due pannelli e posatevi sopra il pezzo impiallacciato; mettete un altro strato di carta da giornale e posate il secondo pannello. A questo punto, potrete posizionare i sergenti, iniziando dal centro del pezzo. Per ottenere un serraggio più omogeneo, mettete i sergenti su dei listelli di legno distanziati regolarmente, ogni 10 cm circa. Per impiallacciare un tavolo, dovrete quindi utilizzare un discreto numero di sergenti.
Le operazioni di incollatura e serraggio sono essenziali per ottenere un’impiallacciatura liscia e senza bolle.
Se intendete impiallacciare un grande tavolo con quattro piallacci disposti simmetricamente, dovrete impiallacciare in una volta sola tutta la superficie, perché le giunzioni causano delle irregolarità. Dovrete quindi procedere con precauzione al momento della preparazione del serraggio, per non spostare i piallacci.
Finitura
Lasciate i sergenti in posizione tutta una notte e toglieteli con attenzione. Se non posate dei profili per bordi, o se li avete già rivestiti, dovrete livellare i bordi. Iniziate lavorando con il cutter per eliminare l’impiallacciatura che sporge (si prevede sempre un margine di qualche millimetro: è difficile riportare delle misure esatte, per cui è meglio che l’impiallacciatura sia più larga piuttosto che troppo stretta). Il pezzo viene posto su una superficie stabile. Premete con forza sulla lama per ottenere un taglio netto. Procedete allo stesso modo per rifilare l’impiallacciatura sull’altra faccia. Terminate lavorando con il blocco per levigare sul quale avrete montato una carta vetrata a grana fine. Inclinatelo a45° in modo da ottenere un bordo perfettamente diritto. Lavorate con attenzione alle estremità, per non scheggiare l’impiallacciatura.