Anche se sfruttate moltissimo la sega elettrica, dovete avere un assortimento di seghe a mano e il materiale necessario per affilarle.
Principali seghe manuali
Sono con la lama tesa su un telaio di legno, o con impugnatura.
-Saracco. Pratico e maneggevole, il saracco è composto da una lama triangolare flessibile e da un’impugnatura di legno o di plastica. Lunghezza e dentatura sono molto varie. Per i tagli normali, si usa un saracco lungo 50 cm, a dentatura media; per i tagli più precisi, invece, una lama di 30 cm a dentatura fine (che dà ai gesti più esattezza). I saracchi sono molto diversi a seconda della forma dei denti: per questo si trovano seghe da carpentiere con i denti grossi per i tagli longitudinali o segacci con dentatura fine per il taglio trasversale. Esistono anche seghe a lame intercambiabili composte da un’impugnatura e da un gioco di lame che si montano usando un dado ad alette. Il saracco classico a dentatura media è un attrezzo polivalente.
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-Sega a telaio. La lama è stretta e viene tesa su un telaio di legno agendo su di un cavo, tirato o allentato per mezzo di una chiave. Anche in questo caso si possono trovare diversi modelli a seconda della grandezza della sega e della forma del telaio: sega da falegname (per pezzi grossi), rifendino (per tagli trasversali), sega a copiare (più piccola, a dentatura fine per tagli delicati), seghetto da traforo (a lama stretta e dentatura fine per le curve). Quando si smette di usare una sega a telaio, si deve allentare la tensione per non affaticare l’utensile. Le lame delle seghe a telaio sono di solito orientabili (eccetto quando la lama è fissata nelle traverse del telaio).
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1. Taglio longitudinale di un truciolare con il saracco.
2. Esecuzione di un tenone con una sega a telaio.
-Gattuccio. Replica in piccolo del saracco, questa sega, con la sua lama stretta, serve per fare un’apertura in un pannello (prima si fa un foro per infilarvi la lama). E usata anche per i tagli curvi.
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1. Taglio circolare con il gattuccio.
-Sega da caviglie (o per rifilare). A lama rigida, usasi per tagliare l’estremità delle caviglie raso al pezzo.
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-Segaccio a dorso. Questa sega, con lama rettangolare e impugnatura semplice, ha il dorso rinforzato da un’asta metallica che mantiene rigida la lama. Serve per tagli fini di modanature e di bordini in massello, o di pannelli sottili di compensato. Viene usata con la cassetta per ugnature per segagioni precise. In alcuni modelli la lama è sfalsata per permettere il taglio raso di un pezzo.
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-Sega da pannelli. I denti della lama sono temperati e la sega non perde il filo. Sono resistenti abbastanza da segare i pannelli malgrado la presenza di leganti (fatali alle seghe comuni). Alcuni tipi sono dentati sul davanti per poter iniziare un taglio nel mezzo di un pannello.
2. Utilizzazione del segaccio a dorso.
3. Inizio del taglio nel mezzo del pannello con la sega da pannelli.
-Affilatura. Le lame da sega vengono affilate con una lama triangolare e/o una pietra a olio che si fa passare tra ogni dente (la lama dev’essere serrata in una morsa). Per rettificare o pareggiare l’inclinazione dei denti rispetto al piano della lama ci si serve di un attrezzo apposito (pinza strada-seghe). La pinza è dotata di un cursore d’arresto che permette di regolare esattamente l’allicciatura.
1. Affilatura dei denti con una pietra triangolare.
2. Allicciatura dei denti.
Le seghe elettriche
Sono sempre più usate e fanno guadagnare tempo, risparmiando fatica, per i tagli grandi e i pannelli.
-Sega circolare. Senz’altro la più utile, permette di tagliare rapidamente pannelli e tavole.
La sega circolare è caratterizzata dalla potenza e dalla profondità massima di taglio (dai 50 ai 130 mm nella maggior parte dei modelli). Le diverse lame si montano e si smontano con rapidità per mezzo di una vite di serraggio. La sega ha una guida laterale che permette di segare lungo una riga fissa. Un carter di protezione ricopre la lama in movimento per evitare incidenti. Cionondimeno questa sega è un utensile pericoloso che deve essere maneggiato con molta precauzione. Si può benissimo darle una sistemazione fissa.
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1. Sega circolare a motore.
2. Taglio di truciolari che formeranno un parquet.
3. Sega circolare adattata per forare.
4. Sega circolare fissa.
-Seghetto alternativo. Praticissimo e versatile, è un attrezzo leggero e maneggevole, utile soprattutto per piccoli tagli e per l’uso corrente (ma non è adatto per tagli grandi). Permette di fare tagli curvi e sinuosi, anche molto complicati. I modelli a movimento pendolare sono molto pratici (riproducono esattamente il movimento di una sega manuale). Il seghetto ha diverse velocità, per i materiali più duri si usa quella più bassa. Il lavoro è facilitato da parecchie guide di taglio e la suola inclinabile permette i tagli angolati.
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1. Modo corretto di tenere un seghetto alternativo.
2. Taglio in diagonale.
3. Utilizzazione della guida come compasso.
4. Inizio del taglio interno.
-Sega a nastro. Questa sega è una macchina fissa e quindi un attrezzo semiprofessionale. La lama scorre a grande velocità su un tavolo inclinabile che permette di fare numerosi tipi di tagli. È un attrezzo molto pericoloso, provvisto di protezioni che è bene fare attenzione siano sempre al loro posto. La macchina effettua tagli (profilatura) ma anche tranciature precise e trafori (basta cambiare lama). Delle guide fissate al tavolo permettono di regolare i tagli. La sega a nastro è particolarmente utile per i tagli in serie e i tagli in sezione.
Mentre la sega circolare e il seghetto
alternativo vanno bene per i dilettanti, la sega a nastro è più adatta ai falegnami che abbiano già raggiunto un certo livello.
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1. Seghetto a nastro integrale.
2. Taglio longitudinale con la sega a nastro.
3. Sega a nastro fissa semiprofessionale.
4. Traforo con la sega a nastro.
