Le operazioni di sgrossatura danno ai pezzi di legno la giusta dimensione prima del montaggio, cioè (parlando con rigore) sgrossatura significa la loro spia-natura con la pialla e il piallone, e per estensione il lavoro fatto con il pialletto e la raspa (riguardante anche la finitura).
Pialla
Serve a sgrossare i pezzi fino ad arrivare vicino alla dimensione desiderata. Una pialla è lunga da 50 a 60 cm ed è composta da un corpo in legno duro sormontato da un’impugnatura. Il legno viene tagliato per mezzo di un ferro con
il filo lievemente arrotondato; questo ferro è tenuto fermo da un contro-ferro che rompe i trucioli e li espelle; entrambi sono tenuti al loro posto da una bietta o cuneo di legno.
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Piallone
È più lungo della pialla e serve a rifinire e a spianare dopo il lavoro con la pialla. Il ferro è affilato diritto (e non arrotondato).
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Modo corretto di tenere il corpo di un piallone.
Pialletto
È un attrezzo da finitura. Corto e leggero (da 20 a 50 cm), può essere impiegato sia per rifinire il lavoro con il piallone che per correggere una giunzione. I pialletti tradizionali di buona qualità sono di faggio o di sorbo domestico (quest’ultimo è durissimo, pesante e resistente). È composto da un corpo di legno in mezzo al quale si trova una cavità (la feritoia) attraverso cui passano ferro e contro-ferro. La larghezza dei ferri a seconda dei modelli varia da 30 a 50 mm. Il contro-ferro serve a tagliare e a espellere i trucioli; deve essere distante dal tagliente del ferro 2 o 3 mm (se il legno tende a scheggiarsi bisogna avvicinarlo di più).
Il ferro deve fuoriuscire appena dalla suola (sull’ordine del decimo di millimetro). Per regolarne la fuoriuscita si guarda la suola ponendola all’altezza dell’occhio. Per farlo rientrare si batte col mazzuolo sul retro dell’attrezzo, per spingerlo in fuori si danno dei colpetti sulla lama. Il tagliente del ferro deve essere parallelo alla suola; si regola il parallelismo battendo ora sull’uno ora sull’altro lato del corpo. L’insieme ferro contro-ferro è bloccato dal cuneo di legno.
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Oggi si usano molto i pialletti americani, di metallo. Sono leggeri e resistenti; si regolano in modo più semplice dei pialletti di legno perché si usano viti e levette (di metallo, esistono anche pialle e piallone).
1. Pialla tradizionale dal corpo di legno.
2. Controllo della regolazione del ferro.
3. Per liberare il ferro si batte sul corpo della pialla.
4. Blocco del controferro dopo aver regolato il ferro.
Incorsatoi e sponderuole
Questi attrezzi per sgrossare sono derivati dal pialletto a cui s’avvicinano per la forma. Gli incorsatoi servono a profilare i pezzi, in particolare per sagomare canali e battute (incorsatoio da montare in uno o due pezzi). Le sponderuole permettono di fare le scanalature. Nei cataloghi si trovano anche diversi attrezzi dello stesso tipo per profilare cornici (incorsatoio da ebanista, per scanalature semicircolari, per gocciolatoi ecc.); si tratta di
strumenti estremamente specializzati che l’uso delle macchine ha fatto sparire.
Affilatura dei ferri
I ferri da pialletto (pialla, piallone o incorsatoio) vengono affilati a smusso sulla mola. Quest’operazione fa apparire sul ferro un leggero filo morto (un piccolo ricciolo di metallo). Il filo morto si toglie passando il ferro su un pezzo di legno dolce, di punta, poi sulla pietra ad olio dove lo si sfrega a lungo in modo che risulti ben pulito.
1. Utilizzazione di un pialletto americano.
2. Taglio di scanalatura con incorsatoio.
3. Affilatura del ferro con la molatrice.
4. Rifinitura dell’affilatura con la pietra ad olio.
Raspe e lime
In teoria non si usano raspe perché tutte le parti da assemblare devono essere aggiustate con lo scalpello. In pratica, è un attrezzo utile a correggere le misure dei pezzi con precisione. La superficie di una raspa è costituita da piccoli denti più o meno spaziati e più o meno grossi. I lavori cominciati con la raspa possono essere finiti con l’aiuto di una lima. Si trovano lime piatte, mezze tonde o tonde (a coda di topo).
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