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Per dipingere un qualsiasi oggetto occorre per prima cosa procurarsi la pittura giusta dal punto di vista non solo del colore ma anche della qualità. Poiché diversi sono i requisiti richiesti quando si tratta di dipingere, poniamo, una parete piuttosto che un mobile o una cancellata, occorre caso per caso scegliere il più adatto fra i prodotti in commercio. Farsi consigliare dal negoziante è un sistema che può funzionare se questi è persona di fiducia che ha tempo e voglia di dare spiegazioni. Ma anche in questa ipotesi favorevole, che purtroppo non sempre si verifica, una pur sommaria conoscenza della terminologia tecnica e del suo significato è sempre utile per poter valutare indicazioni e suggerimenti.
QUESTI I COMPONENTI
Scopo delle pitture di ogni tipo è quello di formare sulla superficie cui vengono applicate (il cosiddetto “supporto”) una pellicola continua e ben aderente, che si conservi inalterata il più a lungo possibile. Ciò si ottiene miscelando opportunamente diverse sostanze, a ognuna delle quali è affidato un compito ben preciso:
-i leganti, che in genere sono resine naturali o sintetiche, dotate di buona aderenza nei confronti dei supporti cui sono destinate; servono per tenere unite le sostanze coloranti;
-i solventi, che possono essere sostanze speciali o semplice acqua; hanno il compito di mantenere in soluzione o in sospensione i leganti e fungere da veicoli in fase di applicazione della pittura;
-i pigmenti, cioè sostanze minerali od organiche finemente disperse che rendono la pittura “coprente” e colorata;
-le cariche, che vengono aggiunte per modificare il grado di brillantezza e talvolta anche per abbassare il costo della pittura;
-additivi vari (plastificati, essiccativi, antipelle, ecc.) destinati a facilitare l’applicazione del prodotto e conferirgli particolari prestazioni.
Quando la pittura viene applicata, a contatto dell’aria i solventi più o meno lentamente evaporano e di conseguenza il legante indurisce, inglobando gli altri elementi e ancorandoli al supporto. Al termine di questo processo la pittura risulta perfettamente essiccata.
LE CARATTERISTICHE IMPORTANTI
A seconda del tipo e della natura dei componenti utilizzati si ottengono prodotti dalle caratteristiche assai diverse: pitture opache, vernici trasparenti incolori o colorate, smalti coprenti più o meno brillanti, prodotti speciali fissativi o protettivi. Dei prodotti di uso più comune parleremo più avanti, man mano che tratteremo delle relative applicazioni.
Naturalmente la purezza e il giusto dosaggio dei componenti hanno grande influenza sulla qualità. Prodotti composti con sostanze pressoché simili possono dare risultati assai diversi, poiché per produrre una buona pittura sono indispensabili la corretta formulazione di base e il costante controllo della qualità, che solo i produttori più qualificati sono in grado di garantire.
Agli effetti del risultato si devono tenere in considerazione le caratteristiche che seguono.
-Il colore è, dal punto di vista delle possibilità decorative, una caratteristica essenziale. Dopo l’applicazione è importante che esso risulti corrispondente a quello scelto sul campionario, uniforme e inalterabile nel tempo.
-La brillantezza è una prerogativa delle vernici e degli smalti che dà luogo a un tipo di finitura più o meno lucido. A parte la diversità dell’effetto estetico, i prodotti caratterizzati da un basso grado di brillantezza risultano meno resistenti, specie se applicati all’esterno.
– La viscosità, cioè la densità del prodotto, ha grande importanza in fase di applicazione e deve essere tale da consentire una stesura agevole ed uniforme con il sistema prescelto (a pennello, a rullo o a spruzzo). Il grado di viscosità si modifica con l’aggiunta di un adatto diluente nelle proporzioni indicate caso per caso dalla ditta produttrice.
-Il potere coprente è la caratteristica dalla quale dipende il numero di “mani” (cioè degli strati di pittura) che è necessario applicare per ricoprire il supporto in modo completo ed uniforme. Influisce quindi sensibilmente sulla durata del lavoro.
-La resa della pittura è un’altra delle indicazioni generalmente fornita dai produttori. Viene espressa in metri quadrati di superficie che si possono coprire con un chilo o un litro di prodotto ed è un dato essenziale per poter calcolare la quantità occorrente per un certo lavoro.
-I tempi di essiccazione, normalmente indicati sulle confezioni, si distinguono in: “fuori polvere”, che è quello necessario perché la polvere non aderisca più alla superficie di uno strato di pittura; “fuori tatto”, cioè quello occorrente perché, quando si tocca la pittura, il dito non la intacchi; “in profondità”, trascorso il quale uno strato di pittura si può considerare completamento asciutto. I primi due danno la misura del rischio che la pittura fresca possa venire sciupata da contatti accidentali. L’ultimo, che rappresenta anche l’intervallo minimo da lasciare tra una mano e l’altra, è un dato indispensabile per programmare la durata del lavoro.
-L’aderenza è la caratteristica fondamentale che qualunque tipo di pittura deve possedere in grado ottimale nei confronti del supporto cui è destinato. La mancanza di tale requisito rende praticamente inoperanti tutti gli altri.
-Lo spessore che risulta dall’applicazione di ciascuna mano non deve essere troppo sottile ma neppure esagerato: nel primo caso si avrebbe perdita di tempo per la necessità di dare parecchie mani, nel secondo spreco di pittura e maggior rischio di screpolature. — L’elasticità è, almeno in un certo grado, requisito indispensabile di uno strato di pittura quando sono prevedibili deformazioni del materiale sul quale è stato applicato, ad esempio contrazioni ed allungamenti dovuti a sbalzi termici.
-La durezza superficiale di una pittura assume importanza quando con la sua applicazione si vuol conferire al supporto maggior resistenza all’abrasione e alle scalfitture.
-La resistenza al lavaggio con acqua semplice o con i vari detergenti è da accertare, magari con prove dirette, quando interessa per il tipo di applicazione previsto.
L’ACQUISTO E L’USO
I vari prodotti sono generalmente reperibili in confezioni di diversa capacità, per cui si può sempre acquistare solo la quantità necessaria, in rapporto alla loro resa indicata solitamente per chilo o per litro. Il fatto che un prodotto venga venduto a litro costituisce un’ulteriore garanzia per l’utilizzatore in quanto la resa di una pittura è proporzionale al volume (misurato in litri) e non al peso (misurato in chili), il quale con alcuni accorgimenti può essere variato per abbassarne il costo con conseguenze sulla qualità.
Nell’acquistare una qualunque pittura è sempre bene comunque concedersi un certo margine di sicurezza, perché può sempre verificarsi un consumo imprevisto; del resto i negozianti più evoluti accettano di cambiare con altra merce il materiale che avanza, purché non sia stata manomessa la confezione.
Non è invece consigliabile far scorta di pitture per lungo tempo in quanto un magazzinaggio prolungato potrebbe deteriorarle. I produttori ne garantiscono l’inalterabilità per un anno e mezzo all’incirca se conservate in ambiente a temperatura moderata, al riparo dal gelo e dall’eccessivo calore. Anche conservare piccole quantità di pittura in previsione di eventuali ritocchi oltre un certo periodo di tempo serve a poco, in quanto le superfici dipinte col tempo perdono colore e i rappezzi risultano ben visibili.
LE TINTE
La soluzione più semplice è quella di usare uno dei colori compresi nella tavolozza delle varie ditte. In questo caso basta rimescolare accuratamente con un bastoncino la pittura per renderla omogenea, eliminando il deposito denso che si forma sul fondo del recipiente. Se è necessario diluire la pittura, si aggiunge la opportuna quantità di acqua o di diluente, mescolando per bene.
Quando si utilizzano dei residui, può capitare che in superficie si sia formata una pellicola insolubile: occorre allora eliminarla e non tentare di stemperarla perché si riuscirebbe solo a suddividerla in grumi. Se alla pittura, lasciata per qualche tempo in un contenitore aperto, si sono mischiate impurità, bisogna filtrarla per mezzo di un colino o anche con il collaudato sistema di farla passare attraverso una calza di nailon. Se si desidera una tinta diversa da quelle in catalogo, conviene preparare in una sola volta tutta la quantità che può servire (calcolata con una certa abbondanza) piuttosto che trovarsi in seguito a dover ripetere la stessa gradazione, cosa abbastanza difficile. E anche bene non mischiare prodotti di tipo diverso, che potrebbero risultare reciprocamente incompatibili.
Per correggere una tinta con un’altra basta aggiungere la tinta correttiva, un po’ diluita, a quella di partenza in piccole quantità successive, mescolando ogni volta fino ad ottenere una colorazione omogenea. Dopo ogni tentativo si prova su di un pezzo di cartone il colore ottenuto. Risulta essere opportuno che questa operazione venga fatta alla luce del giorno, perché quella artificiale altera i colori; si tenga comunque presente che essiccando le tinte tendono a schiarire.
Le tinte molto chiare si possono ottenere mescolando al bianco una piccola quantità di colorante concentrato, in pasta o in polvere, del tipo più adatto alla qualità della pittura. Conviene procedere per gradi, mescolando bene in un recipiente separato poca pittura bianca e pochissimo colorante. Ottenuto un colore omogeneo lo si unisce al resto del bianco, mescolando di nuovo; se la colorazione risulta troppo tenue, si ripete l’operazione.
TRE REGOLE DA RICORDARE
Qualunque tipo di pittura si usi, è bene ricordare alcune norme generali che riassumiamo:
-La giusta viscosità della pittura è sempre molto importante agli effetti della buona riuscita e della rapidità di esecuzione. Una pittura troppo liquida tende a sgocciolare e a produrre colature; viceversa se è troppo densa si deposita in spessore eccessivo, con spreco di materiale e minor durata nel tempo. Sulle confezioni dei vari prodotti sono in genere riportati i dosaggi per una esatta diluizione. Si tratta però necessariamente di indicazioni di massima che solo l’esperienza può caso per caso integrare. In particolare, per dipingere superfici disposte in verticale, conviene mantenere la pittura leggermente più densa che non dipingendo superfici orizzontali.
-Nessun prodotto per quanto ottimo può dare buoni risultati se applicato su un fondo inadatto. Quando la superficie da dipingere è poco consistente, polverosa, unta, molto irregolare o comunque in cattivo stato occorre provvedere a prepararla nel modo più opportuno.
-Risulta essere un errore credere che uno strato di pittura tanto più è resistente quanto più è spesso: più strati sottili sovrapposti sono invece molto più efficaci. Sia che si dipinga a pennello, a rullo o a spruzzo tale norma è sempre valida. Del resto, a meno che si tratti di “rinfrescare” una pittura in buono stato senza cambiare colore, una sola mano non basta ad ottenere una copertura uniforme; ne occorrono almeno due. Prima di applicare ogni mano si deve attendere che la precedente sia ben essiccata in tutto il suo spessore, cioè non più elastica al tatto.
Prezzi delle pitture per interno
La scelta della pittura per interni giusta può fare una grande differenza nell’aspetto e nella sensazione di una stanza. Ci sono molte opzioni disponibili sul mercato e può essere difficile decidere quale sia la migliore per le proprie esigenze. Per semplificare la scelta, abbiamo compilato una lista delle pitture per interni più vendute. Questi prodotti sono popolari per la loro qualità, durata e facilità d’uso. Che tu stia cercando una pittura a basso costo o un’opzione premium, qui troverai sicuramente quella che fa al caso tuo.
Ultimo aggiornamento 2024-11-21 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API