Realizzate da soli queste pittoresche ante a lamelle, per gli armadi, le pareti mobili o le persiane interne della vostra casa.
Le gelosie e le persiane sono costituite da lamelle fisse o mobili, disposte trasversalmente in diagonale per spezzare la luce senza creare oscurità nel locale. Questo tipo di battente ha oggi grande successo anche nell’arredamento interno, in particolare per le ante
degli armadietti della cucina o del bagno: infatti conferisce al mobile un aspetto un po’ esotico (questo stile viene denominato “stile Louisiana” o “stile Ranch”, poiché tali elementi decorativi sono divenuti tradizionali nel sud degli Stati Uniti). E’ abbastanza
facile realizzare ante ed imposte di questo tipo: potrete così sostituire le ante dei vostri mobili per modificare l’arredamento della cucina, creare divisori mobili pieghevoli a pannelli stretti, o realizzare delle vere e proprie porte interne (per esempio una porta a battenti tra la sala da pranzo e la cucina, come quella dei famosi “saloon”).
Potete trovare degli elementi di questo tipo nei centri di bricolage (soprattutto le ante scorrevoli per gli armadi a muro). Tuttavia, realizzandoli da soli, potrete dar loro le dimensioni più adatte alle vostre necessità; inoltre, a seconda della destinazione dell’elemento, avrete la possibilità di determinare lo scarto tra le lamelle e la loro inclinazione in funzione della luce desiderata. La loro realizzazione non fa appello a tecniche di falegnameria molto complesse. Certamente dovrete realizzare delle scanalature sulla cornice, ma questo non pone alcun problema se possedete una fresatrice.
Un battente è costituito da una cornice realizzata con due montanti e due traverse assemblate a tenone e mortasa. Per costruirla, potete utilizzare delle tavole di 50×25 mm di sezione, ricordando che la traversa inferiore è un po’ più larga (80 mm).
Qualunque sia lo scarto e l’inclinazione stabiliti per le lamelle, dovrete prima fare un disegno per evitare gli errori di calcolo. Un’inclinazione di 45° è soddisfacente in molti casi. Bisogna sempre che la lamella superiore sia appoggiata su una smussatura realizzata nella traversa superiore. Ciò evita che, in caso di deformazione del legno, appaia uno spazio tra i due pezzi, cosa che potrebbe nuocere all’estetica dell’insieme.
In generale, le lamelle non sono fissate direttamente sui montanti della cornice dell’anta, ma su dei peni riportati, dove sono incastrate in scanalature o mortase, che devono essere perfettamente parallele (per la tracciatura, potrete utilizzare una falsa squadra).
Se non avete a disposizione una fresatrice, dovrete lavorare con la sega a dorso e lo scalpello. Poi, le lamelle sono assemblate con colla, ed eventuale rinforzo di chiodini. Se l’anta è destinata ad un mobile della cucina o del bagno, è preferibile utilizzare una colla resistente all’umidità.
Come per tutti i tipi di anta classici, dovete cominciare realizzando la corni sulla quale adatterete i sostegni delle lamelle. E’ assemblata a tenoni e mori (queste ultime sono sempre realizzate nei montanti). Se si tratta di un’anta alt (per armadio) o di una porta. dovrete aggiungere una traversa centrale per conferire all’insieme maggior stabiliti
Porta di comunicazione classica a tre traverse. Questa cornice può essere realizzata con dei listelli di 50×25 mm (la traversa inferiore è tuttavia spesso più larga). Se è il caso, è possibile utilizzare la cornice di una vecchia porta dopo aver smontato i pannelli.
Le tre tecniche di assemblaggio raffigurate in questa pagina presentano difficoltà differenti. La più semplice consiste nel realizzare delle semplici scanalature. Le mortase cieche devono essere aperte con lo scalpello.
L’assemblaggio a tenoni e mortase cieche è invisibile sui due lati del pannello. Le mortase sono realizzate nel montante stesso della cornice dell’anta. Questa tecnica è la più semplice, poiché non necessita dell’utilizzo di una fresatrice. Le lamelle sono incollate ed inchiodate. L’assemblaggio è visibile sulle due facce a vista.
Per fare in modo che l’assemblaggio risulti invisibile. il montante della cornice interna è meno largo rispetto a quello della cornice esterna. Le lamelle presentano un incastro ad angolo per attraversare la modanatura.
Nel disegno le lamelle sono inclinate a 45 gradi (ma potete adottare un’altra inclinazione per lasciar entrare più o meno luce). Si utilizzano generalmente delle lamelle di 12 mm di spessore e di 30 a 50 mm di larghezza. Eseguite prima un disegno a grandezza naturale o in scala. La lamella superiore si adatta sulla smussatura di 5 mm di altezza della traversa superiore. Misurate la distanza A tra gli spigoli superiore ed inferiore di tale lamella (nel nostro caso: 54 mm). Misurate la distanza restante B fino alla traversa inferiore (222 mm). Dividetela per A (222:54 = 4,11). Otterrete il numero massimo di lamelle che potrete ancora installare (nel nostro caso: 4). Misurate lo spessore C della lamella nell’intersezione col piano della faccia a vista (nel nostro caso: 18 mm) e moltiplicate per il numero di lamelle (4×18 = 72). Sottraete il numero ottenuto alla distanza B (222-72 = 150). Dividete per il numero delle lamelle (150:4 = 37,5). Il risultato vi fornisce l’intervallo D da rispettare tra le lamelle.