Indice
- 1 Verifiche preliminari: saldo, punti e addebiti ricorrenti
- 2 Il diritto di ripensamento entro quattordici giorni
- 3 Disdetta oltre i quattordici giorni: canale telefonico
- 4 Disdetta formale per iscritto: raccomandata, PEC o e-mail
- 5 Contenuto essenziale della richiesta di disdetta
- 6 Restituzione o distruzione della carta
- 7 Saldo finale e rimborso della quota annuale
- 8 Tempi di chiusura e conferma
- 9 Tutela del consumatore in caso di controversie
- 10 Conclusionu
Recedere da un contratto di carta di credito American Express è sempre possibile, senza obbligo di indicarne il motivo, in virtù dell’articolo 126-novies del Testo Unico Bancario che riconosce al titolare la facoltà di chiudere il rapporto in qualunque momento. Il recesso può avvenire entro i primi quattordici giorni dalla firma oppure successivamente, rispettando le procedure fissate da American Express Italia. La scelta di disdire può dipendere da costi di gestione non più sostenibili, dalla volontà di passare a un’altra carta o dal semplice desiderio di ridurre il numero di strumenti di pagamento in portafoglio. Qualunque sia la ragione, conoscere con precisione tempi, canali di comunicazione e documenti da allegare evita ritardi, penali e incomprensioni con l’emittente.
Verifiche preliminari: saldo, punti e addebiti ricorrenti
Prima di avviare la disdetta è opportuno controllare che il saldo dell’estratto conto sia a zero, poiché l’operazione di chiusura non può completarsi fino a quando risultano spese pendenti o rate di pagamenti a differimento. Conviene inoltre riscattare eventuali punti Membership Rewards accumulati, in quanto la loro perdita è immediata alla data di recesso, e trasferire su un altro metodo di pagamento tutti gli abbonamenti collegati alla carta (utenze domestiche, piattaforme streaming, pedaggi o pedonali, servizi cloud).
Il diritto di ripensamento entro quattordici giorni
Se la carta è stata richiesta da meno di due settimane il consumatore può esercitare il recesso senza costi né penali, semplicemente inviando una comunicazione scritta che richiami l’articolo 52 del Codice del Consumo. È consigliato allegare alla lettera la carta tagliata in due e la copia di un documento di identità, seguendo i fac-simile resi disponibili online dai principali portali di modulistica – per esempio il modulo “Ripensamento entro 14 giorni”.
Disdetta oltre i quattordici giorni: canale telefonico
Il modo più rapido per avviare la procedura dopo i quattordici giorni è chiamare il Servizio Clienti al numero 06 72 28 2, attivo ventiquattro ore su ventiquattro sette giorni su sette. L’operatore verifica la titolarità, registra la volontà di recesso e spiega come inviare il modulo o la PEC di conferma; in alternativa propone eventuali offerte di retention che il cliente è libero di accettare o meno.
Disdetta formale per iscritto: raccomandata, PEC o e-mail
American Express richiede che la volontà di recesso sia confermata per iscritto. Il titolare può scegliere fra tre canali equivalenti. Il primo è la raccomandata indirizzata a “American Express Italia S.r.l. – Ufficio Reclami, Viale Alexandre Gustave Eiffel 15, 00148 Roma”. Il secondo è la PEC “ufficioreclamiAmex@legalmail.it”. Il terzo è l’e-mail ordinaria “Ufficio.Reclami.Amex@aexp.com”. Tutti gli indirizzi sono pubblicati nella sezione Contatti del sito ufficiale. Per un esempio di lettera è possibile scaricare questo modulo disdetta American Express da Disdette.net.
Contenuto essenziale della richiesta di disdetta
La lettera o la PEC devono riportare nome, cognome, codice fiscale, indirizzo di residenza, ultime cinque cifre della carta, data di scadenza, eventuale numero di conto Membership Rewards. È buona norma specificare se la disdetta riguarda anche le carte supplementari collegate. Nel testo si chiede l’estinzione del rapporto contrattuale con effetto immediato, la cancellazione dei dati ai fini di marketing e l’invio di conferma scritta della chiusura. Bisogna allegare fotocopia di un documento di identità valido e la carta fisica tagliata in due, oppure dichiarare di averla distrutta per sicurezza. Per praticità si può utilizzare il modulo PDF reso disponibile da Forbes Advisor, già predisposto con tutti i campi obbligatori.
Restituzione o distruzione della carta
La carta deve essere resa inutilizzabile tagliando chip e banda magnetica e, se si opta per la raccomandata, inserita in busta separata o insieme al modulo di recesso. In caso di invio via PEC è sufficiente allegare una fotografia del supporto invalidato, ma American Express può comunque chiedere la restituzione materiale entro trenta giorni.
Saldo finale e rimborso della quota annuale
Dopo l’accettazione della richiesta American Express emette un estratto conto conclusivo: il titolare deve saldarlo con le consuete modalità (addebito diretto Sepa o bonifico). Qualora sia stata pagata in anticipo una quota annuale, la società è tenuta a rimborsare la parte corrispondente ai mesi di servizio non fruiti.
Tempi di chiusura e conferma
Dal momento in cui la società riceve la comunicazione completa di tutti gli allegati, la chiusura avviene di norma entro dieci giorni lavorativi. La conferma definitiva arriva via e-mail o posta cartacea: è opportuno conservarla insieme alla ricevuta di invio della PEC o della raccomandata per almeno sei anni, termine di prescrizione delle obbligazioni derivanti dal contratto bancario.
Tutela del consumatore in caso di controversie
Se qualcosa non va – per esempio la carta risulta ancora attiva o compaiono addebiti successivi – il cliente può inviare un reclamo formale allo stesso indirizzo di Roma e, se la risposta non arriva entro quindici giorni o non è soddisfacente, rivolgersi all’Arbitro Bancario Finanziario (ABF) o al servizio di mediazione dell’IVASS per le carte assicurative.
Conclusionu
Disdire la carta American Express è un’operazione semplice quando si conoscono i passaggi obbligati: verifica del saldo, raccolta dei documenti, scelta del canale, invio della comunicazione scritta, distruzione del supporto fisico e attesa della conferma. Agendo con metodo e conservando ogni prova di avvenuta richiesta, il titolare chiude senza costi aggiuntivi un rapporto contrattuale che, per legge e per policy aziendale, può essere interrotto in qualsiasi momento, potendo contare sul rimborso proporzionale della quota annuale e sulla piena tutela dei diritti di consumatore.