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Il vetro è disponibile in tre categorie: trasparente (lastre levigate, lastre balliate e vetro (lottato), traslucido (che comprende vetro stampato, smerigliato e a trama), speciale (tra cui vetro temprato, laminato, antico, antiabbagliante e antiriflesso). La maggioranza del vetro
attualmente è prodotta con il sistema della flottazione, dato che quello trafilato tende a avere spessore non uniforme producendo distorsioni nella visione e nella riflessione. I vetri levigati, trafilati e flottati sono reperibili in diverse qualità.
Tipologie di Vetro
Vetro trafilato
Le lastre di vetro trafilato sono disponibili in tre qualità: comune, per gli scopi generali; scelta, per lavori più fini; prima superiore, per lavori di alto livello, per quadri e per mobili. Normalmente è reperibile con spessore da 3 a 6 mm.
Vetro flottato o float
Il vetro flottato ha classificazione simile: comune; scelto, per lavori fini, per molatura e per specchi; superiore (a volte detto anche per argentatura), per specchi di alta qualità e per espositori e vetrine. In genere il vetro flottato reperibile con spessori da 3 a 25 mm.
Vetro antico
Il vetro antico, tuttora reperibile presso rivenditori specializzati, è prodotto a mano secondo i sistemi tradizionali per conservare le caratteristiche del vetro antico autentico, quali variazioni di spessore e colore, e difetti quali falle e bolle d’aria.
il vetro opalino è detto comunemente antico, ma è di spessore più uniforme e con colore vagamente cangiante da traslucido a opaco,
Vetro antiriflesso
Risulta essere utilizzato principalmente per i quadri e per le bacheche. Le due facce delle lastre sono trattate a tessitura molto leggera, ma quando posizionate vicino all’oggetto appaiono trasparenti.
Nelle cornici dei quadri, il vuoto tra vetro e dipinto non deve eccedere lo spessore della montatura. Per gli altri scopi è accettabile un vuoto non maggiore di 20 mm.
Vetro ricotto
Spesso il vetro flottato di forte spessore è ricatto (riscaldato per liberare le tensioni interne) in modo da renderlo meno fragile e più facile da lavorare. Se colpito, però, si rompe in larghi frammenti frastagliati.
Vetro temprato
Il vetro temperato è vetro ricotto ulteriormente trattato a calore per introdurre tensioni e renderlo da quattro a cinque volte più resistente. il vetro temperato, quando rotto, si disintegra in quadrati o dadi minuti. E’ costoso procurarsi piccole quantità o pezzi singoli di vetro temperato, ma è possibile reperirli presso i grossisti.
Vetro laminato
Il vetro laminato, più resistente del vetro comune, è prodotto con pellicole di plastica trasparente interposte tra due lastre di vetro. Quando frantumato, la pellicola tiene insieme i frammenti, salvando gli oggetti posati sopra e riducendo il rischio di ferite. Di conseguenza può essere utilizzato per plinti. basi e ripiani portanti.
Dove acquistare il vetro
La maggioranza dei tipi di vetro è reperibile presso i vetrai, che oltre ai servizi di taglio in misura spesso offrono anche quelli di molatura e argentatura.
Forare il vetro
Il vetro può essere forato con la speciale punta a landa azionata a bassa velocità da trapano elettrico e manuale. Si marca il centro del foro con l’estremità della punta e intorno alla posizione si forma con lo stucco da vetraio un piccolo anello riempito con acquaragia, trementina o paraffina per raffreddare la punta.
Taglio del vetri
I vetri spessi più di 4 mm dovrebbero essere tagliati e forati dal vetraio. Nel caso si desideri eseguire direttamente le lavorazioni, si usa il disco al diamante azionato dalla piccola mola senza cavo munita di erogatore del refrigerante, che può essere usata anche per molare i bordi e per rifilare gli angoli.
La maggior parte delle lastre piane sino a 4 mm di spessore si taglia facilmente con il tagliavetro con rotella in acciaio o a diamante. Si posa la lastra su imbottiture soffici, quali coperte e tappeti vecchi, stese su superfici di lavoro piane. Si elimina il grasso dalla lastra con acquaragia, trementina o paraffina, dato che le superfici grasse non si rompono regolarmente.
A pennarello si segnano le estremità della linea di taglio sui bordi della lastra e ai segni si allinea la riga a T o la riga di legno. Tenendo con forza il tagliavetro tra medio e indice e sostenendolo da dietro con il pollice, si tira l’attrezzo lungo la linea di taglio con pressione leggera e uniforme (1). Si faccia attenzione a non sbrecciare il bordo del vetro alla fine del taglio.
Dopo aver calzato guanti di cuoio e occhiali protettivi o da lavoro, si posa la lastra sopra una tavola sottile con un bordo allineato al taglio, lasciando una parte della lastra non sostenuta. Il vetro spezza premendo con forza con le mani ai lati della linea incisa (2).
Se lungo la linea di taglio rimangono peni frastagliati, si rimuovono a pezzetti con la tacca di larghezza opportuna sul lato del tagliavetro (3) o con la pinza. Le strisce sottili si possono tagliare dalle lastre, dopo l’incisione, tenendo il vetro ai due lati della linea a un’estremità e spezzandolo lungo la linea stessa (4).
Ultimo aggiornamento 2024-11-14 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Molatura e lucidatura
Nelle lastre non intelaiate, quali piani dei tavoli e ripiani, il vetro deve essere molato per motivi di sicurezza e lucidato secondo uno dei tanti profili standard, tra cui piano, smussato, a smusso arrotondato, a ugnatura, tondo e arrotondato. La molatura dei bordi va affidata al vetraio, ma la lucidatura può essere eseguita direttamente usando carta abrasiva asciutta-bagnata di gradazioni diverse sino a 600 e lucido per metalli o prodotti impiegati nella lucidatura della carrozzeria delle automobili.
Giunti tra vetro
Le lastre si possono unire con giunti sia di costa sia sovrapposti grazie agli adesivi moderni, quali quelli alle resine epossidiche, i mastici ai siliconi e i cianocrilati. Con questi ultimi si realizzano giunti praticamente invisibili. Per i giunti a ugnatura è preferibile affidare la molatura al vetraio.
Scelta dei vetri
Per piccole lastre sino a 300×300 mm in ante dei contenitori, cornici di quadri e pannelli verticali si usano vetri da 2 o 3 mm di spessore.
Per ante e pannelli verticali sino a 750×300 mm si usa vetro da 4 mm.
Il carico di sicurezza per i ripiani in vetro è riportato nella tabella qui sotto, calcolato secondo la formula
La larghezza del ripiano dal fronte al retro, però, non deve essere minore di 150 mm e il rapporto tra luce e larghezza non deve essere maggiore di 7 a 1. La luce del ripiano largo 150 mm, per esempio, non deve superare 1,05 m.
Per usi generali, i ripiani devono essere progettati per portare carichi tra 15 e 20 kg.
Piano di tavoli sostenuto
Quando il bordo del piano in vetro è completamente sostenuto lungo tutto il perimetro, le dimensioni massime consigliate sono:
vetro da 6 mm: 500×500 mm o 0.25 mq
vetro da 10 mm: 875×875 mm o 0,77 mq
vetro da 12 mm: 1070×1070 mm o 1,14 mq
Il piano in vetro deve essere tenuto nel telaio del tavolo dalle battute o da fermagli.
Piano di tavoli sporgente
Il vetro, quando sporge dal telaio di sostegno, deve essere tenuto in posizione da fissaggi o da spinotti passanti attraverso la lastra per impedire che sia spinta via. Bulloni metallici e spinotti devono essere ammortizzati con rondelle flessibili (in nylon, gomma, ecc.).
Di solito si usa vetro da 12 mm e lo si lascia sporgere tutto intorno non più di 500 mm.