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Questo elettrodomestico è assieme al frigorifero, tra quelli a maggior diffusione e dopo aver subito una flessione a vantaggio del suo equivalente a funzionamento elettrico sta ora ritrovando una popolarità che sembrava essere irrimediabilmente in declino. Questa sua seconda giovinezza è in parte dovuta al notevole aumento subito dal costo dell’energia elettrica di cui tutti i boiler sono notevoli consumatori ed in parte alla sofisticazione e sicurezza raggiunta dai modelli più recenti. Nonostante ciò lo scaldabagno era e rimane un elettrodomestico tra i più delicati e la sua complessità sconsiglia generalmente l’intervento a personale non specializzato o che non abbia una discreta conoscenza del suo funzionamento.
Il nucleo essenziale del bollitore è costituito da una serpentina di rame entro la quale fluisce l’acqua da riscaldare e da un bruciatore di gas posto nella pane inferiore dell’elettrodomestico e la cui fiamma viene a contatto con la serpentina (vedi fig.).
A questo nucleo sono abbinati dei dispositivi che ne controllano il corretto funzionamento e che bloccano l’accesso del gas o dell’acqua se si verificano dei malfunzionamenti.
Il controllo dell’afflusso del gas è realizzato da una termocoppia che è azionata dalla fiammella di accensione del gas. Una volta riscaldata la termocoppia produce una corrente elettrica di intensità sufficiente ad azionare un elettromagnete che mantiene aperto il tubicino del gas (vedi fig.).
Se per una causa qualsiasi la fiammella si spegne la termocoppia si raffredda e la corrente non à più tale da azionare l’elettromagnete che blocca cosi la fuoriuscita del gas. Se ciò non avvenisse sono ~e le conseguenze dell’uscita continua di gas incombusto.
gruppi che costituiscono uno scaldabagno
1) valvola per il prelievo dell’acqua fredda
2) regolatore della quantità di acqua erogata
3) filtro d’acqua
4) piatto a membrana
5) filtro per il gas
6) regolatore del gas
7) ugello del bruciatore
8) bruciatore
9) serpentina
10) bruciatore per l’accensione
11) termocoppia
12) vite di regolazione per il gas
13) vite ugello
14) comando centrale del gruppo
15) magnete
16) selettore per la temperatura
17) valvola per prelievo acqua calda
18) punto di uscita acqua
Se il funzionamento a regime risulta cosi spiegato rimane da vedere come inizialmente. con la termocoppia fredda, sia possibile alimentare la spia che permette l’accensione del bruciatore.
Questo è ottenuto mediante la manopola di accensione che, una volta premuta, è sistemata nella posizione corretta. permette l’afflusso del gas al tubicino che alimenta la fiammella spia. Accesa la fiammella con un fiammifero o con il pulsante di accensione piezoelettrico generalmente incorporato si dovrà tenere il pulsante premuto per il tempo necessario affinchè la termocoppia possa agire sul magnete e sostituire cosi l’azione del pulsante nel permettere l’afflusso del gas.
Posizionando poi la manopola in modo da permettere il passaggio del gas nel bruciatore lo si predisporrà per il suo funzionamento al momento in cui apriremo un rubinetto dell’acqua.
L’afflusso del gas al bruciatore è regolato da un dispositivo chiamato pressostato che rileva il fluire o meno dell’acqua nella tubazione per l’acqua calda.
L’apertura di un rubinetto causa una diminuzione della pressione che agisce sul pressostato che interviene permettendo l’afflusso del gas al bruciatore.
Il gas a contatto con la fiammella della spia si accende e inizia a riscaldare l’acqua che percorre la serpentina.
L’opposto succede quando il rubinetto viene chiuso.
La pressione che agisce sul pressostato aumenta ed il dispositivo blocca immediatamente l’afflusso del gas verso il bruciatore. La necessità di chiudere la valvola di accesso del gas deriva anche dal fatto che continuando a riscaldare l’acqua contenuta nella serpentina se ne provocherebbe il surriscaldamento e l’evaporazione dell’acqua porterebbe ad aumentare notevolmente il rischio di una sua esplosione.
1 La figura Illustra quali sono le parti principali che costituiscono e permettono il funzionamento di uno scaldabagno a gas,
2 Vista dell’interno di uno scaldabagno.
3 Nella ricerca di fughe di gas da tubazioni ricordarsi di non utilizzare mai a tal fine delle fiamme.
4 Eventuali perdite vanno individuate utilizzando delle soluzioni saponose con cui deve essere cosparsa la tubazione sospetta, Il formarsi di bollitine permette l’individuazione del punto di fuoriuscita del gas.
Accensione imperfetta
Quando si riscontrano anomalie nell’accensione del gas nel bruciatore si ha generalmente a che fare con problemi inerenti la tubazione dell’acqua.
Se il difetto è riscontrato al momento dell’installazione ciò può essere dovuto o ad una pressione insufficiente dell’acqua o alla sezione insufficiente della tubazione. Il primo caso richiede generalmente la installazione di un tipo di bollitore adatto per impianti operanti a basse pressioni dell’acquedotto o di una autoclave per l’elevazione della pressione nelle tubazioni.
Il secondo caso comporta invece la sostituzione delle tubazioni in modo da uniformarsi a quanto stabilito dal costruttore.
Quando queste disfunzioni si riscontrano nel normale funzionamento o dopo qualche tempo dall’installazione si può essere in presenza, soprattutto se nelle stagioni secche, di un momentaneo abbassamento della Pressione delle tubazioni o di una progressiva riduzione di sezione delle medesime in seguito ad un eccessivo deposito di calcare. Una terza causa abbastanza frequente è data dalla ostruzione, dove presente, del filtro dell’acqua il quale in tal caso va rimosso e ripulito da sporcizia ed incrostazioni. Anche il pressostato può essere la causa del funzionamento irregolare. Se la sua membrana dovesse essere guasta il rilevamento della pressione dell’acqua diventa irregolare e anche pur minime variazioni della pressione, come ad esempio l’apertura di un secondo rubinetto, sono tali da causare un funzionamento intermittente. In tal caso si dovrà procedere alla rimozione e sostituzione del pressostato.
5 Parti principali costituenti uno scaldabagno a gas:
1) cappa aspirante
2) spia accensione
3) manetta di regolazione gas
4) rubinetto per l’arresto dell’acqua
5) attacco della tubazione per l’acqua calda
6) muro di sostegno
7) selettore della temperatura
8) tubazione
9) attacco del gas
Il rendimento diminuisce
Tubazione del gas
La tubazione del gas può essere deteriorata o danneggiata. Si deve verificare che nei punti di saldatura e di raccordo non si abbiano perdite. Ciò in particolare dove le tubazioni corrono all’esterno poichè in tal caso a causa della dispersione che subisce e difficile rilevare il caratteristico odore causato da una fuga di gas. Nei punti dove a causa di eccessivo deterioramento si ha il sospetto che possa esservi una fuoriuscita di gas si deve evitare assolutamente l’uso di fiamme ed utilizzare invece soluzioni saponose spalmate sulla parte di tubo sospetta. Se non si riscontrano perdite dalle tubazioni si deve controllare che le tubazioni non siano ostruite ed in tal caso ripulirle mediante soffiatura. Per l’occasione conviene anche rimuovere il filtro del gas e dopo averlo pulito risistemarlo con cura nel proprio alloggiamento.
Pressione del gas
La pressione necessaria per un buon funzionamento del bruciatore é incisa sul tubo di adduzione del gas al bruciatore stesso o può essere reperita sul manuale d’uso dell’elettrodomestico. Se la pressione, o per un diletto del contatore o della rete di distribuzione diminuisce si avrà una corrispondente diminuzione del rendimento. Per l’individuazione della causa è necessario rivolgersi a Personale specializzato ed eventualmente in un secondo tempo richiedere l’intervento dell’ente fornitore per la sostituzione o l’adeguamento del contatore ove ciò si renda necessario.
Bruciatore sporco
Con l’uso prolungato i fori del bruciatore tendono progressivamente ad otturarsi. La diminuzione della sezione causa una minore combustione di gas e conseguentemente una più bassa temperatura dell’acqua.
La pulizia del bruciatore va fatta dopo aver rimosso (vedi fig.) il contenitore. ponendo attenzione nel non deformare i tori di fuoriuscita del gas, mediante spazzolino o liquido disincrostante.
Serpentina sporca
L’acqua che passa nella serpentina di riscaldamento origina sulle pareti interne della stessa dei depositi calcarei che hanno un effetto isolante tanto più marcato quanto più è spesso il deposito.
La rimozione del calcare può essere fatta immettendo nella serpentina l’apposito liquido disincrostante o acqua acidulata al 20% e nsciaquando energicamente dopo aver lasciato agire per il tempo riportato sul contenitore del prodotto.
7 Il gruppo di regolazione contiene le manopole di selezione temperatura e di accensione
1) tappo di sicurezza
2) vite per la regolazione del gas
3) manetta
4) vite per lo spurgo
5) manopola di selezione temperatura
6) punto di regolazione del gas alla spia
7) punto di regolazione per la portata del gas
Presenza di fuliggine
Se si nota un eccessivo deposito di fuliggine sulla serpentina e sul bruciatore si è in presenza di una erogazione eccessiva di gas o di difetti dovuti al bruciatore ostruito. In entrambi i casi la combustione del gas è incompleta ed il gas incombusto si deposita sotto forma di fuliggine.
Il difetto viene eliminato regolando la vite che controlla l’emissione del gas e ripulendo la serpentina.
Regolazione e manutenzione
Le regolazioni e le tarature vengono fatte agendo sulle viti inserite nel corpo centrale dello scaldabagno. Per vedere quali siano queste regolazioni faremo riferimento al dispositivo di figura 7. Pur nelle varietà dei tipi utilizzati dalle diverse case risultano tutti abbastanza simili e riconducibili a quanto illustrato.
Tramite il corpo centrale à possibile regolare l’efflusso del gas. Per fare questo si deve agire sulla vite 3 (o l’equivalente in altri tipi) tenendo presente che una rotazione in senso orario diminuisce la sezione utile del tubo di afflusso e quindi una diminuzione della portata.